Molti degli invalidi civili, titolari di assegno sociale e pensione sociale e fruitori di prestazioni pensionistiche collegate al reddito, in questi giorni, hanno ricevuto dall’Inps, una comunicazione per dichiarare il redditi dell’anno 2020.

In questo caso, entro il 28 febbraio 2023, il pensionato ha l’obbligo di comunicare all’Inps, con il modello Red solleciti 2020, i redditi che incidono sul diritto o sull’importo della prestazione economica percepita.

La comunicazione di sospensione, ricevuta dal pensionato, avvisa anche che, se nel frattempo ha già comunicato all’Inps i redditi relativi all’anno 2020, non deve tener conto di questa lettera e la sua posizione sarà regolarizzata senza ulteriori adempimenti.

In alternativa, è possibile inoltrare all’inps una domanda di ricostituzione per motivi reddituali, comunicando i redditi richiesti e quelli dell’anno corrente.

Per trasmettere all’Inps i redditi rilevanti del 2020 (quelli indicati sul retro della comunicazione), entro il 28 Febbraio 2023, si può utilizzare le seguenti modalità:

  • consegnare la lettera al Caf di fiducia o ad altri soggetti abilitati, i quali trasmetteranno il sollecito Red 2020 gratuitamente;
  • oppure inviarlo autonomamente, con lo SPID oppure attraverso la Carta di identità elettronica, accedendo al servizio online dell’Inps: Dichiarazione reddituale – RED semplificato.

Nel caso in cui non si invia la dichiarazione reddituale all’Inps, l’Istituto avvierà il processo di sospensione della pensione. Un ulteriore mancato riscontro, provocherà la revoca in via definitiva della prestazione secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

La comunicazione reddituale del coniuge e dei familiari indicati nella tabella della lettera Inps, deve essere effettuata anche se tali soggetti risultino fiscalmente a carico, nella dichiarazione dei redditi presentata all’Agenzia delle Entrate.