Reddito Alimentare e Carta Risparmio Spesa sono, insieme al Reddito di Inclusione, tra le principali misure contro la povertà previste nella Legge di Bilancio 2023.
Si tratta di due strumenti molto diversi: il Reddito Alimentare 2023 è un’iniziativa sperimentale che prevede la distribuzione gratuita del cibo invenduto, mentre la Carta Risparmio Spesa è un contributo economico che viene erogato ai soggetti beneficiari tramite l’emissione di una card prepagata.
Il reddito alimentare sarà sperimentato a partire da alcune Città Metropolitane italiane, ma non si hanno ancora notizie certe su quando la misura sarà effettivamente operativa. La Carta Risparmio Spesa, invece, sarà utilizzabile a partire da luglio 2023.
Previsti entrambi nella Legge di Bilancio 2023 e ugualmente finalizzati a combattere la povertà, il Reddito Alimentare e la Carta Risparmio spesa sono strumenti molto diversi: mentre il primo prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari, il secondo è un contributo economico erogato una tantum a chi ha i requisiti per accedere alla misura.
Il Reddito Alimentare è un’iniziativa sperimentale destinata ai cittadini in condizioni di povertà assoluta, che sarà avviata per 3 anni a partire da pochissime località italiane selezionate tra le Città Metropolitane.
La misura prevede che i prodotti invenduti della distribuzione alimentare, donati dagli esercizi commerciali aderenti, vengano distribuiti ai cittadini beneficiari – che vengono individuati dai singoli Comuni.
Il cosiddetto Bonus Spesa 2023, invece, consiste nell’erogazione di una cifra prestabilita una tantum tramite una Carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, che viene inviata ai soggetti beneficiari.
Il Reddito Alimentare è stato istituito come misura di contrasto alla povertà e allo spreco alimentare ed è destinato alle persone che si trovano in condizioni di povertà assoluta. Prevede la distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto di alimentari e supermercati ai nuclei familiari in difficoltà.
I requisiti per il Bonus Reddito Alimentare 2023 sono disciplinati dal Decreto n.78 del 26 maggio 2023, in cui si specifica che i destinatari della misura sono:
- i soggetti inseriti negli elenchi delle Organizzazioni partner Territoriali (OpT) della distribuzione del programma FEAD (Fondo di aiuti europei agli indigenti);
- altri soggetti segnalati dai servizi sociali dei Comuni.
Saranno i Comuni a presentare i progetti di attuazione e a selezionare i beneficiari della misura. Come si legge all’Art. 5 del Decreto Attuativo, “i progetti di reddito alimentare sono presentati dai comuni capoluogo delle città metropolitane (…) e devono prevedere forme di coinvolgimento degli enti del Terzo Settore presenti sul territorio”.
Il progetto partirà forse entro la fine dell’anno, a partire da alcune Città Metropolitane individuate in Conferenza unificata: una volta che la misura sarà operativa, sarà possibile richiedere il Reddito Alimentare tramite un’applicazione per smartphone che consentirà anche il tracciamento dei prodotti donati e semplificherà le operazioni di prenotazione e consegna a domicilio.
La Carta Risparmio Spesa è disciplinata dal Decreto del 18 aprile 2023 firmato da Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e Ministero dell’Economia e delle Finanze, e consiste nell’erogazione di un contributo economico una tantum alle famiglie beneficiarie.
La misura sarà erogata tramite una card prepagata Postepay emessa da Poste Italiane che potrà essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità negli esercizi commerciali convenzionati.
Secondo quando previsto dal Messaggio dell’INPS n. 1958 del 26 maggio 2023, la misura sarà operativa in tempi molto brevi: entro l’11 giugno l’INPS deve fornire ai Comuni le liste dei beneficiari in possesso dei requisiti, e le amministrazioni avranno 15 giorni di tempo per verificare i dati prima che le liste diventino ufficiali.
Entro i successivi 10 giorni, l’INPS renderà definitive le liste dei beneficiari e le comunicherà a Poste Italiane, che si occuperà dell’emissione delle card prepagate da inviare alle famiglie aventi diritto.
L’importo sarà utilizzabile a partire da luglio 2023: come precisa l’INPS nel messaggio del 26 maggio, sarà necessario effettuare il primo acquisto entro il 15 settembre 2023, pena la decadenza del beneficio.
La Carta Risparmio Spesa viene erogata tramite carta prepagata ricaricabile Postepay, ed è destinata esclusivamente all’acquisto di beni alimentari e di prima necessità, “con l’esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica” (Art. 3).
La carta è nominale, va ritirata negli uffici postali convenzionati e può essere utilizzata presso tutti gli esercizi commerciali convenzionati, che potranno anche prevedere un’apposita scontistica per i possessori delle carte.
In totale sono 1.300.000 le Carte Risparmio Spesa erogabili nel 2023. L’importo del contributo è di 382,50 euro per nucleo familiare: come si legge nel Decreto attuativo, la cifra potrebbe essere però incrementata in un secondo momento con le risorse risultanti da eventuali carte non assegnate o non attivate.
I beneficiari del contributo saranno individuati dall’INPS: tra tutti i cittadini appartenenti ai nuclei familiari che rispettano i requisiti per l’accesso alla misura, la priorità sarà data alle famiglie numerose e con figli minori.
Secondo quanto comunicato dall’INPS, la priorità assoluta è data ai nuclei composti da più di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009; seguono quelli con figli nati entro il 31 dicembre 2005 ed infine tutti gli altri nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.
Il requisito essenziale per accedere alla Carta Risparmio Spesa è l’ISEE: oltre a essere residenti in Italia, i richiedenti devono avere un ISEE ordinario inferiore a 15.000 euro l’anno.
Sono esclusi dalla misura tutti i nuclei familiari in cui almeno un componente percepisca:
- Reddito di Cittadinanza, Reddito di Inclusione e qualsiasi altra misura di inclusione sociale;
- Assegno di disoccupazione NAsPI e DIS-COLL, indennità di mobilità, cassa integrazione e qualsiasi altra misura di integrazione salariale erogata dallo Stato in caso di disoccupazione involontaria.
Come specificato nel Messaggio dell’INPS citato sopra, la certificazione ISEE deve essere in corso di validità: se ancora non si è ottenuta la propria certificazione per l’anno 2023, è quindi il momento di perfezionare la propria situazione. L’ISEE può essere richiesto in qualsiasi momento comodamente online ed ha validità fino alla fine dell’anno in cui viene emesso..
Non è necessario fare domanda per ottenere la Carta Risparmio Spesa 2023: la richiesta viene gestita automaticamente dall’INPS, che si occuperà di selezionare i beneficiari a partire dall’elenco dei nuclei familiari in possesso dei requisiti previsti.
I beneficiari della misura saranno informati dal Comune di residenza e potranno procedere con il ritiro della carta prepagata emessa a loro nome presso l’ufficio postale indicato nella lettera di notifica ricevuta dall’Amministrazione.