L’Inps pubblica una video tutorial personalizzato e interattivo per aiutare i genitori a sbloccare i pagamenti dell’assegno unico per le annualità 2022 e 2023. Lo rende noto lo stesso Istituto di Previdenza nel messaggio n. 2096/2023 in cui spiega che il servizio, realizzato nell’ambito del PNRR, è rivolto ai richiedenti la prestazione per i quali si sono verificate problematiche nella fase di erogazione del beneficio.

Dall’esame delle posizioni che risultano dagli archivi dell’INPS, infatti, è stata rilevata la presenza di domande di Assegno unico e universale per le quali, a tutt’oggi, l’istruttoria non può essere completata in quanto non risulta allegata dall’utente la documentazione necessaria oppure domande che sono nello stato di “accolta”, ma il cui pagamento non è andato a buon fine a causa di anomalie riscontrate nell’abbinamento tra il codice fiscale dell’utente e l’IBAN inserito al momento della presentazione della domanda.

Per risolvere il problema l’Inps ha realizzato, nell’ambito delle attività di innovazione digitale legate al PNRR, una video-guida personalizzata che informa sullo stato della domanda presentata e che fornisce indicazioni su come procedere, illustrando in pochi passaggi le attività da effettuare, per poter fruire dell’Assegno unico e universale.

Il nuovo servizio riguarda i genitori che hanno presentato domanda di AUU corso delle annualità 2022 e 2023. E’ disponibile accedendo all’area riservata “MyINPS”, attraverso la propria identità digitale (CIE, SPID almeno di livello 2 o CNS) oppure consultando le notifiche nelle app “IO” e “INPS Mobile” ed illustra in modo semplice ed efficace le istruzioni per consentire:

  1. la prosecuzione dell’istruttoria della domanda “in evidenza al cittadino”, allegando la documentazione richiesta nella specifica ipotesi di riferimento;
  2. il completamento dell’istruttoria della domanda “in evidenza al cittadino”, aggiornando i dati relativi al figlio divenuto maggiorenne (ad esempio, la frequenza di un corso di studio, di un tirocinio o apprendistato, servizio civile, ecc.);
  3. il pagamento dell’assegno, laddove nella domanda in stato di “accolta” sia stato indicato un IBAN errato o non verificabile nelle ipotesi di banche non facenti parte del circuito convenzionato con l’INPS (ad esempio, banche estere).

Nelle ipotesi di domande presentate per il tramite degli Istituti di patronato, il servizio mostrerà le ragioni del blocco e fornisce indicazioni per integrare/revisionare la domanda rivolgendosi al predetto intermediario, che avrà cura di effettuare tutte le operazioni necessarie mediante l’utilizzo delle funzionalità disponibili online di modifica e/o integrazione della domanda stessa.

L’Inps spiega che ogni video-guida contiene il riferimento al nome di battesimo del richiedente e propone sia pulsanti per aprire delle nuove finestre di approfondimento sia per offrire, nell’ultima scena della video-guida, un accesso diretto ai servizi dell’INPS da utilizzare per modificare/integrare la domanda.