Sono in arrivo dei conguagli per l’assegno unico universale. Oltre 512 mila famiglie riceveranno somme ulteriori, mentre ci sono 378 mila nuclei da cui sarà necessario recuperare i versamenti per un totale di 15 milioni di euro. Per i primi prevista un’aggiunta di 272 euro medi, mentre i secondi dovranno restituire circa 41 euro. Lo rende noto l’Inps nel messaggio n. 1947/2023 pubblicato l’altro giorno in cui spiega che sono in corso i pagamenti per il mese di maggio, comprensivi di importi a titolo di conguaglio finale.

Come già annunciato nella Circolare n. 23/2022 l’ente previdenziale si riserva la facoltà di effettuare un conguaglio alla fine di ciascun anno di riferimento dell’Assegno Unico che, come noto, si conclude il 28 febbraio.

Per quanto riguarda, pertanto, la prima annualità dell’AUU (marzo 2022/febbraio 2023) l’Inps ha proceduto a livello centrale la rielaborazione di tutte le competenze mensili a partire dalla mensilità di marzo 2022, attraverso il ricalcolo degli importi effettivamente dovuti e il calcolo delle differenze, sia in positivo che in negativo, con gli importi già liquidati nel corso dell’annualità 2022 tenuto conto anche delle mensilità già erogate nei primi mesi del 2023. A seguito di tale rielaborazione, sono state determinate alcune compensazioni, che hanno dato luogo a importi da erogare in favore del richiedente l’assegno (c.d. “conguagli a credito”) o a somme che sono state erogate indebitamente e che quindi devono essere oggetto di recupero (c.d. “conguagli a debito”).

Come riportato dall’Istituto, le somme spettanti sono state integrate con importi che «nella maggior parte dei casi, evidenziano un credito in favore delle famiglie dovuto, a seconda dei casi, all’adeguamento dell’Isee, alla rivalutazione degli importi per le mensilità di gennaio e febbraio 2023, al riconoscimento del cd. premio alla nascita (settima e ottava mensilità di gravidanza) e alla presenza di persone con disabilità, alle quali spettano importi maggiorati con decorrenza già dal mese di marzo 2022». L’operazione di ricalcolo delle rate dell’assegno, necessaria alla luce delle variazioni della cornice normativa, ha interessato oltre 512 mila famiglie e complessivamente ha determinato un’erogazione aggiuntiva di circa 140 milioni di euro, con un credito medio per famiglia pari a circa 272 euro.

Le ipotesi di recupero di importi erogati in misura superiore a quanto spettante «sono più limitate e riguardano circa 378 mila famiglie, con un ammontare complessivo di recuperi pari a 15 milioni di euro. In questi casi, l’importo medio della somma da restituire ammonta a circa 41 euro e sarà rateizzata in più tranche, il cui importo non sarà comunque superiore al quinto del debito totale».

Gli utenti, fa sapere ancora l’Inps, saranno informati della variazione dell’assegno con un sms ed un messaggio e-mail e potranno approfondire le modalità di calcolo rivolgendosi al contact center oppure alle sedi dell’Istituto.

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