pensionati con reddito 2021 non superiore a 20mila euro, riceveranno il nuovo Bonus 150 euro previsto dal decreto Aiuti ter con il cedolino pensione di novembre 2022. La somma spetta anche ai titolari di più trattamenti INPS: in questo caso, il casellario centrale dei pensionati individua la specifica gestione che dovrà effettuare il versamento, in automatico e senza bisogno di fare domanda.

Le regole per il bonus 150 euro ai pensionati sono contenute nell’articolo 19 del decreto 144/2022 (il c.d. Decreto Aiuti ter).

Criteri e modalità di erogazione della nuova somma una tantum sono le stesse già applicate per il bonus 200 euro di luglio, con la sola differenza del requisito di reddito, che determina un restringimento della platea degli aventi diritto.

Per accedervi, bisogna essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria (pensione, assegno sociale, invalidi civili, ciechi e sordomuti, trattamenti di accompagnamento alla pensione) con decorrenza entro il 1° ottobre 2022, e avere un reddito IRPEF al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20mila euro ( Dal computo del reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali ed assistenziali, sono esclusi: i trattamenti di fine rapporto comunque denominati, il reddito della casa di abitazione e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata ).

Il Bonus da 150 euro non costituisce reddito ai fini fiscali né per la corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. Non è cedibile, non è sequestrabile, non è pignorabile.

Il versamento del bonus spetta dunque all’ente previdenziale e sarà effettuato d’ufficio con il cedolino pensione di novembre 2022. Lo stesso mese in cui è previsto anche il pagamento del conguaglio dello 0,2% come rivalutazione dei trattamenti, dovuti all’inflazione.

Il Bonus di 150 euro è corrisposto sulla base dei dati disponibili all’Ente erogatore al momento del pagamento ed è soggetto a una successiva verifica del reddito. In caso di somme pagate in eccedenza, l’INPS provvede alla notifica dell’indebito entro l’anno successivo a quello di acquisizione delle informazioni reddituali.

Ogni pensionato ha diritto al bonus 150 euro una volta sola. Se percepisce diversi trattamenti previdenziali, sarà uno solo di questi a corrispondere l’indennità. Il comma 6 dell’articolo 19 chiarisce che il bonus è corrisposto, a ciascun soggetto avente diritto, una sola volta anche nel caso in cui tale soggetto svolga attività lavorativa.