L’Inps, con la circolare n. 46 dell’1.4.2022, –https://servizi2.inps.it/Servizi/CircMessStd/VisualizzaDoc.aspx?sVirtualUrl=/circolari/Circolare%20numero%2046%20del%2001-04-2022.htm#:~:text=La%20Carta%20europea%20della%20disabilit%C3%A0,2020%20in%20materia%20di%20disabilit%C3%A0.  – illustra le modalità di presentazione della domanda all’INPS per ottenere la Carta della disabilità, i soggetti legittimati alla richiesta, nonché le modalità di distribuzione e di utilizzo della stessa.

La Carta europea della disabilità si colloca tra le misure adottate su base volontaria dagli Stati membri per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia dell’Unione europea 2010-2020 in materia di disabilità.
Con la legge n. 145/2018 (articolo 1, comma 563) è stata prevista l’emanazione di un apposito decreto volto a definire i criteri per il rilascio della Carta europea della disabilità in Italia. Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 novembre 2020 sono stati disciplinati i criteri per il rilascio della Carta a cura dell’INPS, nonché le modalità per la realizzazione, la distribuzione e lo sviluppo della medesima.

La “fidelity card” sarà valido in Italia ed in altri sette paesi Ue: BelgioCiproEstoniaFinlandiaMaltaSlovenia e Romania. Ma nel 2023 la Commissione Ue ne raccomanderà l’adozione in tutti e 27 gli stati.

Il nuovo servizio è disponibile sul sito internet dell’Inps, da una procedura accessibile tramite Spid (livello 2), carta identità elettronica 3.0 (Cie) o carta nazionale dei servizi (Cns). Possono presentare domanda di rilascio della nuova «Ced» i cittadini in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza .

La domanda può essere presentata anche tramite una associazione rappresentativa delle persone con disabilità alle quali l’Inps ha abilitato all’uso del canale telematico (Anmic, Ens, Uic, Anffas).

La procedura per la presentazione della domanda visualizza automaticamente i dati anagrafici presenti negli archivi dell’Istituto e l’indirizzo di residenza del richiedente.

La procedura chiede poi all’interessato di fornire:
– una propria fotografia in formato tessera (formato europeo), che sarà successivamente stampata sulla Carta;
– l’indirizzo per il recapito della Carta, se diverso da quello di residenza già noto all’INPS;
– i i verbali cartacei antecedenti al 2010 e i verbali rilasciati dalla Regione Valle d’Aosta e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano, attestanti lo stato di invalidità, saranno allegati in copia con contestuale dichiarazione di responsabilità sulla conformità all’originale ai sensi degli articoli 19 e 19-bis del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445; nel caso di stati di invalidità riconosciuti da sentenze o decreti di omologa a seguito di contenzioso giudiziario l’interessato indicherà il Tribunale di riferimento e la data del rilascio del titolo.

Nel caso di minori con disabilità, la domanda va presentata da chi esercita la responsabilità genitoriale, da chi esercita la funzione di tutore o dall’amministratore di sostegno, utilizzando la delega dell’identità digitale in uso con l’Inps o le credenziali d’identità digitale del minore. Nel caso di minori in affidamento familiare, la richiesta può essere presentata dagli affidatari per il periodo di permanenza dei minori in famiglia.

L’INPS verifica il possesso dei requisiti richiesti sulla base dei dati pertinenti disponibili nei propri archivi.

All’esito dell’accertamento del possesso dei requisiti, l’INPS affida la produzione della Carta all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, attraverso il gestore Poste Italiane S.p.A., provvede alla consegna della Carta al richiedente presso l’indirizzo indicato nella domanda.

La tessera consente al titolare di dimostrare all’ente erogatore di un servizio (es. tempo libero, cultura, trasporti, sanità, istruzione) la condizione di disabilità ed accedere ai relativi vantaggi (es. sconti, esenzioni, convenzioni, eccetera). Grazie alla tessera il cittadino non deve, quindi, più produrre certificazioni sanitarie agli enti erogatori né in Italia né all’estero.

L’utilizzo della Carta consente all’erogatore, con differenti livelli di sicurezza, i seguenti accessi:

  • accesso di I Livello, in cui l’erogatore chiede la sola verifica della permanenza dello stato di disabilità;
  • accesso di II livello, previsto per specifici servizi e prestazioni convenzionate, che richiede l’inserimento dell’identità digitale da parte dell’erogatore.

L’accesso di II livello è possibile solo in presenza dell’interessato che fornirà il consenso espresso mediante la comunicazione del codice OTP pervenuto sul proprio dispositivo telefonico all’erogatore del beneficio.