Precisazione INPS in merito alle modalità di corresponsione del beneficio che decorrerà dal 1° marzo 2022. Sino ad oggi le domande inoltrate sono oltre un milione per un totale di 1.854.865 figli a carico.
L’Iban indicato nella domanda per ottenere l’assegno unico per i figli a carico deve coincidere con la persona che presenta la domanda. Altrimenti, l’Istituto di previdenza non potrà effettuare il versamento. Lo precisa un comunicato diffuso ieri dall’Inps con alcuni chiarimenti sull’entrata in vigore, dal 1° marzo 2022, dell’assegno unico.
Per il 2022, la domanda può essere effettuata entro giugno 2022, con il riconoscimento di tutti gli arretrati da marzo. Le domande inoltrate sono 1.123.348 per 1.854.865 figli a carico.
Per ricevere l’assegno, è necessario che il titolare del conto corrente identificato dal codice IBAN specificato nella domanda sia il richiedente dell’assegno unico. L’Istituto, infatti, non potrà accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda. È possibile comunque chiedere l’accredito dell’assegno unico su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda. Non è sufficiente essere delegati alla riscossione.
A tal fine la nota ricorda che il codice fiscale del richiedente deve essere esattamente corrispondente a quello che risulta all’Istituto di Credito come codice fiscale del titolare del conto corrente su cui si chiede l’accredito. Inoltre il conto corrente su cui si chiede l’accredito dell’assegno unico deve essere effettivamente attivo e correttamente intestato (o cointestato) al richiedente la prestazione.