L’irpef è l’imposta sul reddito delle persone fisiche, sul reddito assimilato (come la Naspi) e sul reddito di impresa. Ogni mese, il lavoratore dipendente pubblico o privato, il pensionato ed i percettori di prestazioni INPS a sostegno del reddito, pagano le ritenute irpef, le addizionali regionali e comunali irpef (da marzo a novembre quest’ultime) in base:

  • al reddito presunto di lavoro, di pensione o di Naspi dell’anno in corso, determinato dal Consulente del lavoro dell’azienda, dalla tesoreria di Noipa o dall’Inps,
  • alle detrazioni per lavoro, pensione o per familiari a carico, comunicate all’inizio di ogni anno o in sede di dichiarazione dei redditi,
  • ai giorni di detrazione retributivi o indennizzati,
  • al conguaglio irpef di fine anno (ossia il calcolo delle irpef dovuta e l’irpef pagata da Gennaio a dicembre).

Per diminuire le imposte irpef da pagare nell’anno 2022, bisogna comunicare al datore di lavoro o all’INPS, i familiari che sono fiscalmente a carico:

  • ad esempio il coniuge che non supera un reddito complessivo nel 2022, di 2840,51 euro annuali;
  • i figli di età inferiore a 24 anni e superiore a 21 anni, che non percepiranno un reddito complessivo, nell’anno 2022, di 4000 euro,
  • i figli di età superiore a 24 anni, che non percepiranno nell’anno 2022, un reddito complessivo di euro 2840,51,
  • gli altri familiari, come i genitori, che non superano 2840,51 di reddito complessivo nell’anno d’imposta 2022.

A partire dalla busta paga, del cedolino di pensione o della prestazione Inps, del mese di Marzo 2022, le detrazioni per i figli a carico, sino a 21 anni di età, saranno assorbite dal nuovo assegno unico 2022. Per Gennaio e Febbraio 2022, non cambia nulla.

Per richiedere, la prima volta, le detrazioni per coniuge e figli a carico, bisogna consegnare al datore di lavoro un modello di detrazioni fiscale o dichiararle online sul sito INPS per pensionati e disoccupati percettori di indennità di disoccupazione.

Per il calcolo dell’irpef 2022, è importante distinguere le deduzioni fiscali e le detrazioni fiscali, che nella maggior parte dei casi, vengono usufruite sulla dichiarazione dei redditi 730 e Unico.

Le deduzioni fiscali sono degli importi che si sottraggono dalla retribuzione lorda, prima del calcolo dell’imposta irpef, come i contributi previdenziali (sulla busta paga) e la rendita catastale rivalutata del 5%, della casa di abitazione principale.

Mentre le detrazioni fiscali, sono sempre degli importi che vengono sottratti, dopo il calcolo dell’imposta irpef.

Per calcolare l’irpef di un lavoratore dipendente, bisogna, prima di tutto, sommare tutte le voci retributive e sottrarre l’importo dei contributi previdenziali (9,19% per i lavoratori dipendenti calcolati sulle voci retributive lorde e con una riduzione, solo per l’anno 2022, dello 0.8 per cento, per le retribuzioni lorde sino a 2.692 euro). Su tale imponibile, denominato imponibile fiscale, bisogna moltiplicare le seguenti aliquote irpef del 2022:

  • fino a 15.000,00 euro si applicherà l’aliquota del 23%; quindi non cambia nulla rispetto all’anno 2021;
  • da 15.001,00 e fino ad euro 28.000,00, si pagherà 3450 euro (15000 x 23%) più il 25% della parte eccedente del reddito, tra 15.001 e 28.000 euro; riduzione di 2 punti percentuali rispetto all’anno 2021;
  • superiore ad euro 28.000,00 e fino a euro 50.000,00 euro (prima era 55.000), è prevista un’aliquota irpef del 35%, (prima era 38%)
  • oltre euro 50.000,00 (prima era 55.000) in poi (prima fino a 75.000), si pagherà un’aliquota irpef del 43%; due punti percentuali in più, per chi supera un reddito di 50.000 euro annuali.

Ad esempio per un reddito complessivo fino ad euro 15.000,00 euro, si applicherà l’aliquota del 23% sull’intero importo, ossia si pagherà nell’anno, un’imposta lorda di euro 3450,00. Mentre per un reddito di oltre 15.000 euro, si pagherà un’imposta di 3450 euro più il 25% della parte eccedente tra il reddito complessivo e 15001 euro.

Dopo il calcolo delle aliquote fiscali, in base agli scaglioni di reddito, si sottraggono le detrazioni fiscali per reddito di lavoro dipendente ed assimilato. Dal 1° Gennaio 2022 sono applicate le seguenti detrazioni per i lavoratori dipendenti (articolo 13 comma 1 – lettera a del TUIR):

  • fino a 15.0000 di reddito complessivo, l’importo della detrazione è di 1880 annuali (non inferiore a 690 euro e se a tempo determinato: non inferiore a 1380 euro annuali)
  • oltre 15000 e fino a 28.000 euro, l’importo della detrazione è pari a 1910 più 1190 per (28000 – reddito complessivo) diviso 13.000;
  • oltre 28.000 fino a 50.000 euro, l’importo della detrazione è pari a 1910 per (50.000 – reddito complessivo) diviso (50.000-28000);
  • oltre 50.000 si azzera la detrazione.

Il reddito complessivo è calcolato al netto dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Inoltre per evitare il calcolo di maggiore imposte, è prevista un ulteriore detrazione di 65 euro, per i redditi complessivi da lavoro dipendente tra 25.000 e 35.000 euro.

Anche le detrazioni fiscali per figli a carico (con età superiore a 21 anni di età da Marzo 2022), non sono cambiate rispetto all’anno 2021:

  • per un figlio, spettanno le detrazioni per figlio a carico in base alla seguente formula: 950 per (95.000 – Reddito complessivo) diviso 95.000;
  • per due figli, spettanno le detrazioni per figlio a carico in base alla seguente formula:950 per (110.000- Reddito complessivo) diviso 110.000;
  • con tre figli, spettanno le detrazioni per figlio a carico in base alla seguente formula: 950 per (125.000 – Reddito complessivo) diviso 125.000;
  • con 4 figli, spettanno le detrazioni per figlio a carico in base alla seguente formula: 1.150 per (140.000 – Reddito complessivo) diviso 140.000;
  • per 5 figli, spettanno le detrazioni per figlio a carico in base alla seguente formula: 1.150 per (155.000 – Reddito complessivo) diviso 155.000;
  • oltre 5 figli, spettanno le detrazioni per figlio a carico in base alla seguente formula: 1150 per (155.000 – Reddito complessivo) diviso 155.000. L’importo di 155.000 è aumentato per tutti di 15.000 euro per ogni figlio successivo al quinto.

Per i pensionati, aumentano le detrazioni per i redditi da pensione sino a 8.500 euro, in base ai seguenti scaglioni:

  • Fino a 8.500 euro di pensione imponibile annuale, l’importo della detrazione per i redditi da pensione è pari a 1955 euro (non deve essere inferiore a 713 euro annuali)
  • oltre 8.500 euro e fino a 28000, la detrazione ai pensionati viene calcolata in base a questa formula: 700 + (1955 – 700) per (28.000 – reddito complessivo) diviso (28000 – 8500);
  • oltre 28.000 fino a 50.000, la detrazione per i redditi da pensione, viene calcolata in base a questa formula: 700 per (50.000 – reddito complessivo) diviso (50.000 – 28000 euro);
  • oltre 50.000 euro si azzera la detrazione.

Per i redditi complessivi di pensione, tra i 25 e 29.000 euro, è prevista una maggiore detrazione di 50 euro.

Per i possessori di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (come i contratti parasubordinati), dal 1° Gennaio 2022, sono previste nuove detrazione irpef:

  • Fino a 5.500 euro di reddito complessivo, l’importo della detrazione per i redditi assimilati è pari a 1265;
  • oltre 5.500 euro e fino a 28.000, la detrazione ai collaboratori, viene calcolata in base a questa formula: 500 + (1265 – 500) per (28.000 – reddito complessivo) diviso (28000 – 5500);
  • oltre 28.000 fino a 50.000, la detrazione per i redditi, viene calcolata in base a questa formula: 500 per (50.000 – reddito complessivo) diviso (50.000 – 28000 euro);
  • oltre 50.000 euro si azzera la detrazione.

Per i redditi di lavoro autonomo è prevista un ulteriore detrazione di 50 euro per i redditi complessivi tra 11.000 e 17.000 euro.

La legge di bilancio 2022 ha confermato, il trattamento integrativo delle retribuzioni, di 1200 euro annulai, eliminando completamente l’ex bonus Renzi dal 1° Luglio 2020.

Quindi tutti i lavoratori con un reddito sino a 15.000 euro, percepiranno 100 euro per 12 mensilità, senza inoltrare nessuna domanda e senza pagare contributi Inps e ritenute su questo bonus.

Gli altri lavoratori, con un reddito complessivo tra i 15.000 euro e 28.000 euro continueranno a percepire il bonus di 1200 euro, solo se la somma delle detrazioni, qui di seguito indicate, sia superiore all’imposta lorda delle:

  1. detrazioni per lavoro dipendente,
  2. detrazioni per i carici di famiglia,
  3. le detrazioni per gli interessi passivi su mutui relativi a terreni ed abitazione principale acquisiti entro il 31 dicembre 2021;
  4. le detrazioni per le spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica sostenute fino al 31 dicembre 2021.

Per calcolare correttamente le imposte da pagare, ogni anno,  consigliamo di elaborare la dichiarazione dei redditi 730 o il modello ex Unico, entro le scadenze previste dalla legge.