Pensione e rapporto di lavoro part-time
Se il rapporto di lavoro è part-time, i contributi sono validi ai fini della pensione?
L’Inps con la circolare 74 del 2021 ha previsto il riconoscimento pieno, a partire
dal 2021, dei contributi Inps, per i contratti part-time verticali o ciclici.
Il contratto part-time è un rapporto di lavoro, con un orario di lavoro, inferiore al
normale full-time, previsti dai contratti collettivi nazionali del lavoro. Ci sono tre
tipologie di contratti di lavoro parziale:
Orizzontale, quando c’è una riduzione dell’orario di lavoro per tutti i giorni
lavoratori della settimana, ad esempio dal lunedì al venerdì per 4 ore giornaliere,
invece delle classiche 8 ore,
Verticale, quando la prestazione lavorativa è svolta a tempo pieno solo per
alcuni giorni della settimana,
Misto: è una combinazione del part-time orizzontale e verticale.

Il lavoro part-time vale ai fini pensionistici?

L’articolo 1, comma 350 della legge di bilancio 2021, ha previsto per i periodi non lavorati, nei rapporti di lavoro parziali verticali o ciclici, il riconoscimento per intero della settimana contributiva, ai fini del raggiungimento dell’anzianità contributiva, per l’accesso all’amata pensione.

Quindi, questo significa, che un rapporto di lavoro part-time verticale o ciclico, dove l’attività lavorativa si concentra in determinati periodi della settimana o dell’anno, la settimana, viene garantita per intero.

Questo accredito della settimana intera ai fini della pensione, può essere garantita dall’Inps, solo se si rispettano le retribuzioni minimi imponibili Inps dell’anno di riferimento.

La nuova normativa si applica:

per i rapporti di lavoro in essere al 1° Gennaio 2021,

anche per i rapporti di lavoro esauriti alla data di entrata in vigore del provvedimento.

Ricordiamo che ai fini dell’importo della pensione, un rapporto di lavoro part-time influisce in maniera negativa, sulla misura del trattamento pensionistico.

Riferimento Normativo: Circolare INPS n. 74 del 2021