La Consulta Nazionale dei CAF ha scritto al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, al Ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, e al Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, per sottoporre al Governo il problema della mancanza di adeguati finanziamenti per far fronte all’intensa attività dei CAF sul fronte delle dichiarazioni sostitutive uniche (DSU), necessarie a ottenere la certificazione ISEE per innumerevoli finalità di carattere nazionale e locale. I Centri di Assistenza Fiscale – che anche nel 2020, in forza di una convenzione con l’INPS, stanno trasmettendo la quasi totalità delle DSU – manifestano infatti crescente preoccupazione che i fondi stanziati dall’Istituto e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non siano affatto sufficienti a continuare a garantire l’assistenza gratuita ai cittadini nei prossimi mesi. Alla data del 30 giugno scorso, sono state già presentate all’INPS circa 5,3 milioni di DSU: una cifra che porta l’Istituto a considerare ancora remunerabili circa 1,9 milioni di nuove DSU. Su questi presupposti, viste le attuali misure approvate o quelle in via di definizione per la conversione del DL Rilancio – come ad esempio il Reddito di emergenza e il Tax Credit Vacanze – i CAF stimano che l’esaurimento dei fondi messi a disposizione dall’Istituto si compirà, al più tardi, alla metà del prossimo mese di settembre, con la decadenza automatica, per l’anno in corso, della convenzione INPS con tutti gli obblighi annessi. La Consulta Nazionale dei CAF avverte pertanto il Governo che se non interverranno al più presto azioni che vadano nella direzione di scelte selettive e finanziate dell’utilizzo dell’ISEE, a partire dalla ripresa autunnale i cittadini che si rivolgeranno ai CAF non potranno probabilmente più vedersi garantita l’assistenza fiscale alle stesse condizioni attuali.