Il Governo ha varato ieri il decreto legge “Cura Italia” per contrastare gli effetti economici dell’emergenza nazionale determinata dal cosi detto “coronavirus”. La misura principale riguarda l’estensione della cassa integrazione in deroga all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi, per la durata massima di 9 settimane. Ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile (in proporzione ai giorni lavorati).

Lavoratori autonomi: per i lavoratori autonomi e le partite iva è riconosciuto un indennizzo (una tantum) di 600 euro, su base mensile, non tassabile.Viene istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini.

Le altre misure: le misure di sostegno al reddito vengono accompagnate dall’equiparazione alla malattia del periodo trascorso in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva per Covid-19. A sostegno dei genitori lavoratori, a seguito della sospensione del servizio scolastico, è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo.In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine. Per i soggetti che assistono un parente in condizione di disabilità grave (legge 104) il numero di giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa è incrementato di ulteriori complessive dodici giornate. 

Sospensione dei contributi : sul fronte previdenziale il DL prevede la sospensione, senza limiti di fatturato, per i settori più colpiti, dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I settori interessati sono i seguenti: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse.

Slitta dal 10 aprile al 10 giugno, senza sanzioni e more, il versamento dei contributi per colf e badanti.