Le bollette a 28 giorni, sono state una pratica comune applicata da molti gestori di telefonia fissa e mobile e della pay tv. Da subito, la fatturazione a 28 giorni, è stata fortemente criticata dai consumatori.

Nel mese di dicembre, è arrivata la delibera bollette 28 giorni AGCOM, con la quale l’Autorità ha deciso di:

  • sanzionare gli operatori TIM, Wind, Vodafone, Tre e Fastweb per la mancata osservanza della delibera AGCOM in materia di fatturazione ordinaria a 30 giorni, con multe fino a 1.16 milioni di euro per ogni operatore;
  • l’obbligo di ritornare alla fatturazione a 30 giorni e abbandonare definitivamente le bollette 28 giorni;
  • pubblicare apposite linee guida, in modo da spiegare agli operatori come interpretare in modo corretto l’obbligo di tariffazione mensile, come previsto dalla Legge di Bilancio 2018, che in pratica significa che ai fini di fatturazione dei servizi, si deve rispettare il mese solare;
  • rimborso bollette 28 giorni: l’AGCOM ha previsto inoltre che tutti gli importi addebitati in più a causa della fatturazione a 28 giorni, vengano stornati (e quindi rimborsati agli utenti) nella prima fattura emessa con cadenza mensile.

Le compagnie hanno quindi l’obbligo di restituire quanto pagato in più dai consumatori.

La misura del rimborso bollette 28 giorni, decisa dall’AGCOM, per illegittima fatturazione è un indennizzo forfettario non inferiore a 50 euro, maggiorato di 1 euro per ogni giorno di fatturazione illegittima.

L’ AGCOM,  ha dato 120 giorni di tempo alle compagnie  per adeguarsi al nuovo regolamento sull’obbligo di fatturazione a 30 giorni, per cui entro il 4 aprile 2018 dovranno adeguarsi.

Nel caso in cui non dovessero farlo, dovranno pagare la multa inflitta dall’Agcom più il rimborso ai consumatori con un indennizzo forfettario di 50 euro, più 1 euro per ogni giorno successivo alla scadenza.

I rimborsi bollette 28 giorni, saranno applicati sulla prima bolletta emessa con la nuova fatturazione a 30 giorni.

Il rimborso va calcolato a partire dalle fatture emesse dal 23 giugno 2017 in poi.

Per gli utenti che non vogliono aspettare l’adeguamento delle compagnie, è possibile ottenere il rimborso di quanto pagato in più, per farlo ci sono due modalità:

  • rivolgersi ai Co.re.com: i Co.re.com sono i comitati regionali per le comunicazioni, ossia, sono organi funzionali all’Agcom, che hanno il compito di tentare una conciliazione nelle controversie in materia di telecomunicazioni tra utenti e operatori;
  • inviare direttamente un reclamo alla propria compagnia telefonica con richiesta di rimborso di quanto versato in eccedenza.