Oggi 24 luglio è l’ultimo giorno utile per la presentazione del modello 730 precompilato direttamente tramite l’applicazione web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Una scadenza che coinvolge 2 milioni di contribuenti che hanno scelto questa modalità, insieme  ai Caf, gli intermediari che hanno già inviato l’80% dei modelli a loro carico entro il 7 luglio scorso.

Per i contribuenti che sforano la scadenza oppure si accorgono di aver commesso degli errori o delle dimenticanze nel loro modello 730 precompilato, c’è ancora possibilità di  rimediare, è possibile infatti inviare un modello 730 correttivo o integrativo entro queste date:

  • 30 settembre 2017 se si sceglie di utilizzare il modello Unico PF (correttiva nei termini), per integrare la dichiarazione che comporta un minor credito o un maggior debito,
  • 25 ottobre 2017 se si sceglie di presentare un nuovo 730/2017 integrativo per correggere errori e dimenticanza che comportano un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata,
  • 10 novembre 2017 per presentare un nuovo 730/2017 rettificativo, nel caso di errore da parte del sostituto d’imposta, del Caf o del professionista.

Di seguito le sanzioni in cui può incorrere il contribuente:

  • Chi non presenta la domanda: sanzione amministrativa che va dal 120% al 240% delle imposte dovute con un minimo di 250 euro. Se non sono dovute imposte la sanzione massima applicabile è di 1.000 euro,
  • Chi presenta domanda falsa: sanzione amministrativa dal 90 al 180% con un minimo di € 200,
  • consegna del modello 730 integrativo entro 90 giorni: sanzione di 1/9 del 90% delle maggiori imposte dovute,
  • consegna in ritardo entro 1 anno: sanzione di 1/8 del 90% delle maggiori imposte dovute,
  • consegna in ritardo entro due anni: sanzione di 1/7 del 90% delle maggiori imposte dovute,
  • consegna in ritardo oltre i 2 anni ma entro la contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate:sanzione di 1/6 del 90% delle maggiori imposte dovute,
  • consegna in ritardo oltre i 2 anni e dopo la contestazione: sanzione di 1/5 del 90% delle maggiori imposte dovute.