Il Fisco rilancia la sfida della compliance anche per il 2025. Lo fa con l’invio di 3 milioni di lettere ai contribuenti.

Nel 2025 la convenzione fra Mef e agenzia delle Entrate prevede l’invio di circa 3 milioni di comunicazioni ai contribuenti. Cinque i fronti principali di intervento. In primo luogo, il caso dell’omessa presentazione delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva in presenza di fatture elettroniche o corrispettivi telematici trasmessi. Per ogni trimestre verrà effettuata una verifica per capire se il contribuente ha realizzato operazioni attive e, in caso di omessa presentazione delle comunicazioni, verrà inviata una lettera in modo che i contribuenti possano regolarizzarsi direttamente nella dichiarazione.

A questo si aggiungeranno le comunicazioni in caso di omessa o infedele dichiarazione da parte delle persone fisiche e per le anomalie riscontrate nella dichiarazione dei dati Isa. Oppure nel caso di anomalie che derivano dal confronto fra pagamenti elettronici ricevuti dai titolari di partita Iva e i corrispettivi che sono stati certificati o riportati in dichiarazione.
Infine sempre nel 2025, partirà un ulteriore alert in “anticipo”: le persone fisiche che sono titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati oppure di redditi derivanti da locazioni che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi nei termini riceveranno un richiamo che ricorderà loro che potranno mettersi in regola nei 90 giorni successivi alla scadenza ordinaria della dichiarazione.

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