Il Bonus anziani è un assegno destinato ai cittadini over 80 non autosufficienti che si sommerà all’indennità di accompagnamento mensile di 531,76 euro.

Introdotto in via sperimentale, il contributo sarà disponibile dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026 e avrà un importo di 850 euro.

Le misure per l’accesso a questa “prestazione universale”,  sono estremamente restrittive ed escludono dalla fruizione della misura gran parte degli anziani non autosufficienti del nostro Paese. Inoltre, il contributo potrà essere utilizzato solo per il pagamento di alcune spese.

Il Bonus anziani è una prestazione universale sperimentale introdotta dall’Articolo 34 del D. lgs 29 del 15 marzo 2024, anche noto come Decreto Anziani.

Come si legge nel Decreto, il Bonus Anziani è una misura “subordinata allo specifico bisogno assistenziale” degli anziani non autosufficienti. La prima cosa da sapere sul Bonus Anziani è che non si tratta di un contributo destinato a tutti gli anziani non autosufficienti, ma soltanto a quelli già titolari dell’indennità di accompagnamento e in estrema difficoltà economica.

Le risorse totali stanziate per la misura, ammontano ad appena 250 milioni di euro l’anno, che si prevede saranno erogati a beneficio di meno di 25mila persone in tutta Italia.

La misura, inoltre, sarà attiva soltanto per due anni. È stata infatti istituita “in via sperimentale”, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.

Si tratterà di un assegno dell’importo di 850 euro che andrà a sommarsi all’indennità di accompagnamento del beneficiario, e che potrà essere utilizzato esclusivamente per il pagamento degli operatori di cura e assistenza alla persona o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza (i singoli servizi acquistabili potranno variare di Regione in Regione).

requisiti per l’accesso al Bonus 850 euro anziani sono molto stringenti. Per richiedere il contributo è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • età superiore a 80 anni;
  • certificazione ISEE inferiore a 6.000 euro;
  • indennità di accompagnamento (o possesso dei requisiti);
  • livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato dall’Inps tramite una commissione specifica.

Si capisce facilmente che la maggior parte dei cittadini anziani non autosufficienti, che in Italia sono quasi 4 milioni, resterà esclusa dalla misura.

Come anticipato, il contributo per gli anziani non autosufficienti è pari a 850 euro mensili, che si aggiungeranno ai 531,76 euro dell’indennità di accompagnamento, per un totale di 1381,76 euro al mese. Tale somma, come specificato nel Decreto, non concorre alla formazione del reddito ai fini fiscali e non è pignorabile.

L’importo potrà essere utilizzato solo per alcune spese. Come si legge nel Decreto, si potrà usare per “remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale”.

Nel caso in cui il contributo venga utilizzato per altri scopi, l’INPS avrà il potere di revocare il bonus. In quel caso, “il beneficiario è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente ricevuto, fermo restando il diritto della persona anziana non autosufficiente a continuare a percepire l’indennità di accompagnamento”.

Chi possiede i requisiti descritti sopra può richiedere il Bonus Anziani 2025 sul portale telematico dell’INPS oppure tramite CAF o patronato.

Le modalità di richiesta non sono ancora state specificate. Con ogni probabilità sarà richiesto di presentare l’ISEE sociosanitario, necessario per le prestazioni di questo tipo. L’ISEE sociosanitario può essere richiesto tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica.

Share This Story, Choose Your Platform!

Recent Works

Tags