Indichiamo(in attesa della circolare esplicativa da parte dell’INPS) come funziona il nuovo contributo mensile pubblicato in gazzetta ufficiale per i genitori disoccupati e monoreddito, con figli con una percentuale di invalidità pari o superiore al 60%.
L’articolo 1, comma 365 e 366 della legge n. 178/2020, ha previsto sino al 2023, un bonus mensile sino ad un massimo di 500 euro, per aiutare i genitori soli con figli con disabilità.
Il contributo spetta ai nuclei familiari monoparentali, ovvero alle famiglie con un solo genitore e con uno o più figli disabili. Il genitore (che può essere o il padre o la madre) deve essere disoccupato:
- con un reddito di lavoro dipendente inferiore a 8145 euro annuali,
- con un reddito di lavoro autonomo inferiore a 4800 euro annuali,
- oppure una famiglia con monoreddito (il reddito derivante del nucleo familiare è ricavato da un solo componente ed in questo caso il genitore solo).
Il genitore richiedente deve anche essere:
- residente in Italia,
- avere un Isee in corso di validità, con un valore inferiore a 3000 euro, dove sia indicato la disabilità del figlio;
- avere un figlio o più figli a carico con una disabilità pari o superiore al 60% (in realtà il 67%), con un reddito imponibile irpef inferiore a 4000 (se il figlio è minore di 24 anni) e 2840.51 euro se il figlio disabile ha un’età superiore a 24 anni.
Il contributo economico mensile accreditato direttamente dall’Inps al genitore richiedente, è pari ad:
- 150 euro mensili per un figlio disabile,
- 300 euro mensili per due figli disabili,
- 500 euro mensili per tre o più figli disabili.
Per richiedere il bonus mensili per genitori soli, disoccupati o con monoreddito e con figli disabili, prima di tutto bisognerà presentare il modello ISEE, accertarsi dei requisiti e presentare una domanda telematica all’INPS ogni anno, sino al 2023.
In caso di ricovero dei figli disabili presso Istituti di cura di lunga degenza o presso altre strutture residenziali a totale spese dello Stato, il genitore dovrà comunicare immediatamente all’Inps i giorni di ricovero e lo stesso Istituto previdenziale sospenderà l’erogazione dell’assegno mensile.
Per maggiori informazioni, bisognerà attendere la circolare esplicativa dell’Inps.